È stato definitivamente sottoscritto il protocollo d’intesa per garantire la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole, nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di Covid-19.

Ogni dirigente scolastico, sul nascere del nuovo anno, ai sensi e per gli effetti della legge n. 107 del 13/07/2015, recante la “riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” deve predisporre un “Atto di indirizzo”. 

Il Governo ha impartito rigorose disposizioni in ordine all’uso della mascherina, all’igiene delle mani, e degli ambienti comuni, definendo altresì l’ampiezza del distanziamento interpersonale di almeno un metro. Tale distanziamento è da osservarsi sia per le postazioni didattiche e di lavoro che durante gli spostamenti di singoli individui o gruppi di persone all’interno degli edifici scolastici.

Con riguardo al distanziamento fisico delle postazioni degli allievi e dei docenti, si evidenzia che si renderà necessario evitare affollamenti non solo all’interno delle aule ma anche di eventuali altri ambienti da destinare alla didattica. Pertanto, si dovranno riprogettare gli spazi tenendo conto di tutte le aree a disposizione di ogni singolo istituto.

Affinché sia possibile definire le giuste disposizioni sarà opportuno riformulare o realizzare ex-novo le planimetrie di ogni edificio scolastico.

La mensa sarà assicurata prevedendo differenti turni tra le classi. Ove i locali mensa non siano presenti o vengano “riconvertiti” in spazi destinati ad accogliere gruppi/sezioni per l’attività didattica ordinaria, il pasto potrà essere consumato in aula garantendo l’opportuna aerazione e sanificazione degli ambienti e degli arredi utilizzati prima e dopo il consumo del pasto.

Ad ogni scuola verrà chiesto di nominare un referente Covid-19, che farà da anello di congiunzione con le Asl e verrà formato sulle procedure da seguire. Al referente saranno segnalati i casi di alunni sintomatici. Inoltre, il suo compito sarà quello di controllare eventuali “assenze elevate” (sopra al 40%) di studenti in una singola classe.

È prevista una dotazione organica aggiuntiva, fino a 50mila docenti e ATA per gestire l’emergenza. Si tratta di un organico che la Ministra ha definito “il personale Covid”.

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