Il 2020 porta grandi novità per le aziende agricole che vogliano cambiare i propri mezzi e le proprie attrezzature, o desiderino investire nell’ innovazione.

Infatti, la legge di Bilancio approvata al termine del 2019 che l’intento di estendere il meccanismo del credito di imposta anche per le aziende agricole. In molti quindi, a fronte dell’acquisto di un bene strumentale nuovo e innovativo, potranno ‘scontare’ parte del costo dalle imposte.

Inoltre, lo scorso 19 dicembre sul sito dell’Inail è stato pubblicato il bando Isi 2019 riguardante “finanziamenti alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro”. Anche in questo caso, a fronte dell’acquisto di macchinari nuovi, verrà riconosciuto un sostanzioso bonus a fondo perduto.

Per di più, con la legge di Bilancio, nella parte dedicata all’agricoltura, sono stati stanziati ulteriori fondi: 1 milione destinato all’innovazione e 5 milioni per investimenti in beni strumentali. Cifre molto contenute, che tuttavia dimostrano una attenzione nei confronti del settore agricolo.

Il credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali 4.0

Nello specifico, dal 2020 le aziende agricole potranno beneficiare di un credito di imposta sugli investimenti effettuati per l’acquisto di beni funzionali che traghettino le aziende verso l’era digitale (o 4.0 che dir si voglia) anche nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.

Di fatto, l’acquisto di un trattore innovativo o di una attrezzatura 4.0 possono rientrare in questo regime agevolato.

Per capire se il il bene funzionale che si vuole acquisire può rientrare nel credito di imposta sarà necessario studiare l’allegato A della legge 232/2016 che riguarda proprio i “Beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0”. Oppure rivolgersi ai concessionari, che già si stanno attrezzando per sfruttare a loro volta questa opportunità e che all’atto di vendita devono presentare una dichiarazione di rispondenza del bene venduto ai requisiti del suddetto allegato A.

Fino al 40% di credito di imposta

Dunque, vediamo ora quale sarà il ritorno per l’agricoltore a fronte dell’acquisto di un bene strumentale nuovo e innovativo.  La legge di Bilancio stabilisce che a fronte di investimenti fino a 2,5 milioni di euro il credito di imposta è pari al 40%. Tra 2,5 e 10 milioni invece scende al 20%. Il credito di imposta può essere utilizzato per compensare l’Iva, le imposte dirette, i contributi previdenziali o i tributi locali.

Questo significa che a fronte dell’acquisto di un trattore del valore di 200mila euro l’agricoltore può ‘scontare’ da tasse, Iva e tributi vari ben 80mila euro. È interessante notare che la legge di Bilancio prevede lo strumento del credito d’imposta anche per beni intangibili, come ad esempio software. Anche in questo caso devono avere determinate caratteristiche (vedi allegato B alla legge 232/2016) e il credito d’imposta è pari al 15% fino ad un investimento massimo di 700mila euro.

Sono esclusi dal credito di imposta: acquisto di autovetture, seppure innovative e l’acquisto di fabbricati, costruzioni o beni con un coefficiente di ammortamento ai fini fiscali inferiore al 6,5%. Mentre beni strumentali “non 4.0” godono di un credito del 6%, per investimenti sino a 2 milioni di euro.

Come riportato al comma 185 sono ammessi a questo incentivo tutti i beni strumentali nuovi acquistati nell’anno 2020 oppure “entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione”.

Sai Consulting può supportare le aziende interessate al Bando ISI o al credito di imposta agricoltura 4.0 chi vuole usufruire di queste agevolazioni, ci contatti per maggiori informazioni, possiamo occuparci di tutto l’iter necessario per l’ottenimento delle stesse.

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