È stata rifinanziata con ulteriori 300 milioni di euro la “Nuova Sabatini”, la misura che ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese per l’acquisto di beni strumentali.

 Istituita nel 2013 con il decreto legge n. 69, la Nuova Sabatini – Beni strumentali, fa parte del pacchetto di contributi previsti dal piano Industria 4.0, insieme ad altre, ben note agevolazioni:

Una serie di incentivi differenti uniti da un obiettivo comune, far ripartire l’Italia spingendo le aziende a cogliere tutte le possibilità offerte dalla c.d quarta rivoluzione industriale.

 Le PMI potranno quindi continuare a beneficiare delle agevolazioni per l’acquisto di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuove di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali).

Per il 2022-2023, lo stanziamento di denaro per la Nuova Sabatini è di 725 milioni di euro.

 Nello specifico, le somme stanziate per i prossimi anni sono le seguenti:

– 240 milioni di euro per il 2022-2023
– 120 milioni di euro per gli anni compresi tra il 2024 e il 2026
– 60 milioni di euro per il 2027

L’obiettivo della Nuova Sabatini, è quello di favorire e agevolare le imprese che intendono investire (sotto forma di acquisto o leasing) in macchinari, attrezzature, impianti, beni ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.

La Nuova Sabatini prevede, innanzitutto che tu faccia una richiesta di finanziamento o di  leasing  ad una banca o a una società di leasing convenzionata per l’acquisto di beni strumentali alla attività della tua azienda.

Il finanziamento o il leasing dovrà avere una durata di 5 anni ed un importo compreso tra i 20.000 e i 2 milioni di euro.

Su questo finanziamento o leasing,  facendone opportuna richiesta e compilando la documentazione obbligatoria,si potrà beneficiare del contributo in conto interessi offerto dalla Nuova Sabatini.  

Inoltre, data l’attenzione rivolta agli investimenti “innovativi”, il Governo ha deciso di incrementare, dal 20% al 30%, la riserva per i contributi sugli investimenti in ottica industria 4.0.

Possono richiedere la Nuova Sabatini le imprese operanti in tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca. Sono, invece escluse, le aziende che operano nell’ambio delle:

  • attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007)
  • attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione

Per quanto riguarda i liberi professionisti, gli studi professionali e le Associazioni tra professionisti, non è possibile richiedere la Nuova Sabatini, a meno che non siano costituiti come impresa di piccola e media dimensione, che alla data di presentazione della domanda risulti iscritta nel Registro delle imprese.

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