
Non tutti sanno che ieri, 28.1.2019, era la giornata Mondiale per la Protezione dei dati. In ogni momento i nostri dati personali o quelli professionali vengono richiesti, recepiti e/o elaborati. Accade ovunque: al lavoro, nelle relazioni con le autorità pubbliche, in ambito sanitario; durante l’acquisto di beni e servizi o ancora, mentre si naviga sul Web.
Generalmente non ci si rende conto dei rischi associati alla perdita dei dati personali e di quali siano diritti che si possono esercitare in questo ambito. Per tale motivo, organismi nazionali ed internazionali hanno istituito una giornata per sensibilizzare ogni soggetto alla corretta tutela dei propri dati. Infatti ieri si è celebrata la Giornata mondiale per la Protezione dei Dati.
Nel lontano 2006, il Consiglio d’Europa decise di istituire la Giornata della protezione dei dati da celebrare ogni anno il 28 gennaio, data in cui la convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei dati, nota come “Convenzione 108”, fu aperta alla firma. La Giornata della protezione dei dati viene oggi celebrata a livello mondiale e al di fuori dell’Europa viene chiamata Giornata della privacy. In questa data, governi, parlamenti, organi per la protezione dei dati e soggetti interessati, si adoperano per accrescere la consapevolezza dei diritti relativi alla protezione dei dati. Si propongono quindi campagne per specifiche attività o professioni, progetti didattici per insegnanti e studenti, conferenze e dibattiti sull’argomento.