Le misure a disposizione delle aziende per avere contributi a fondo perduto sono diverse, ad esempio il Titolo II Capo 3 della Regione Puglia prevede la possibilità di erogare finanziamenti a fondo perduto per le imprese che hanno deciso di implementare la propria struttura aziendale, con la realizzazione di opere murarie, di impianti, o ancora con la modifica o la sostituzione di macchinari, attrezzature, arredi, etc… A partire dal 22 gennaio 2015, le piccole e medie imprese pugliesi possono presentare domanda per ricevere i fondi necessari per accrescere la propria attività ad ogni banca che sia accreditata con la Regione Puglia. La Regione ha, infatti, destinato 30 milioni di euro a questa misura e prevede di stanziare altre risorse con la nuova programmazione 2014-2020.

Nello specifico, il finanziamento verrà erogato a un fondo perduto. La copertura, delle spese al netto dell’iva, verrà richiesta dall’impresa alla Banca, la quale deciderà  in che forma e con quale ammontare finanziare l’intervento. Nel caso l’esito della richiesta sia positivo, l’impresa si farà carico di un finanziamento/mutuo presso l’ente di credito interpellato e solo al termine dell’erogazione potrà fare richiesta per riscattare dalla Regione Puglia l’importo dell’intero mutuo.

Di seguito si riporta lo schema delle misure di finanziamento così come proposte dalle Regione Puglia.

A CHI SI RIVOLGE?

­Si rivolge alle imprese iscritte regolarmente alla camera di commercio e costitutite. In queste categorie rientrano le microimprese, imprese di piccola o Media dimensione. Possono utilizzare questa misura anche le imprese INATTIVE (che ancora non hanno emesso fattura di vendita) ma che risultano costituite ed iscritte al registro delle imprese. Tutte queste imprese devono dimostrare di avviare l’attività in uno dei seguenti settori:

  • artigianato;
  • commercio anche elettronico (e-commerce) escluso alcune categorie come attività di ricevitoria, commercio al dettaglio di generi di monopolio e le attività di giochi, lotterie e scommesse;
  • ristorazione, catering, gelaterie e pasticcerie, bar e simili, mense;
  • costruzioni;
  • manifattura;
  • servizi di comunicazione ed informazione;
  • alcuni servizi sanitari;
  • alcune attività di trasformazione o commercializzazione di prodotti agricoli.

COSA SI PUO’ FARE?

I progetti di investimento devono avere un importo minimo pari a 30 mila euro e destinati alla: 

  • realizzazione di nuove unità produttive;
  • ampliamento unità produttive esistenti;
  • diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per prodotti mai realizzati;
  • cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.

Non sono ammissibili gli investimenti finalizzati alla mera sostituzione degli impianti.

COSA AGEVOLA?

  • acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;
  • opere murarie ed assimilate;
  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie;
  • investimenti finalizzati al miglioramento delle misure di prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • le spese di progettazione ingegneristica e di direzione lavori nel limite del 5% delle spese in opere murarie ed assimilate.

QUALI AGEVOLAZIONI PREVISTE?

L­’ammontare di aiuto non potrà superare:

  • il 35% dei costi ammissibili del progetto se trattasi di media impresa;
  • il 45% dei costi dei costi ammissibili del progetto se trattasi di piccola o microimpresa.

L’aiuto sarà riconosciuto in due forme:

1. contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da una banca. E’ previsto in preammortamento da 12 a 24 mesi in funzione della tipologia di spese ammissibili. Il contributo a fondo perduto sugli interessi sarà calcolato, a prescindere dalla durata stipulata con la banca, con riferimento ad una durata massima del finanziamento al netto del preammortamento, di:

  • sette anni per i finanziamento destinati alla creazione, all’ampliamento e/o ammodernamento dello stabilimento;
  • cinque anni per i finanziamenti destinati all’acquisto di attrezzature, macchinari, brevetti e licenze.

Le agevolazioni saranno calcolate su un importo massimo finanziato di:

  • 2.000.000 di euro per le micro e piccole imprese;
  • 4.000.000 di euro per le medie imprese.

2. con esclusivo riferimento all’acquisto di macchinari ed attrezzature, potrà essere erogato un ulteriore contributo in conto capitale (a fondo perduto sul capitale) pari al 20% dell’investimento con un rispettivo tetto massimo di contributo di:

  • 800.000 euro per le medie imprese;
  • 400.000 euro per le micro e piccole imprese.

Per chi avesse conseguito il rating di legalità (www.finanziamenti.puglia.it/finanza-ordinaria/rating-di-legalita) l’importo massimo del contributo in conto impianti è elevato a:

  • 850.000 euro per le medie imprese;
  • 450.000 euro per le micro e piccole imprese.

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